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A La Saponaria si parla e si fa bellezza con Percorso Donna Pesaro

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A La Saponaria si parla e si fa bellezza con Percorso Donna Pesaro

Sabato 11 Maggio vi aspettiamo a La Saponaria con Percorso Donna Pesaro. Nell'ambito di Percorsi, il festival ideato dall'associazione che in città promuove la parità di genere e tutela le donne vittime di violenza, faremo un laboratorio di autoproduzione e ospiteremo il panel "Bellə per chi?" con Cristina Cassese, autrice di "Il bello che piace" e Martina Manfredi, giornalista de La Repubblica. Gli eventi sono gratuiti! Ci sarai? Sabato 11 Maggio a La Saponaria, laboratorio cosmetico di Pesaro, ci saranno due eventi speciali da non perdere: 💜 Ore 10 - Laboratorio di autoproduzione con Luigi 👉 Iscriviti mandando una mail a [email protected]  💜 Ore 11 - Panel “Bellə per chi? Come comunicare la bellezza oggi” Con Cristina Cassese, autrice di “Il bello che piace” e Martina Manfredi, giornalista de La Repubblica  Sono eventi gratuiti, il laboratorio è su prenotazione Ci sarai? Ti aspettiamo in via dei Trasporti 3 a Pesaro!   La nostra pozione contro la rape culture E' questo il titolo che abbiamo dato al Laboratorio di autoproduzione cosmetica che sarà tenuto da Luigi, fondatore de La Saponaria.L'appuntamento come abbiamo visto è Sabato 11 maggio alle 10 e quello che creeremo sarà una vera e propria pozione liquida, un elisir che fonde insieme elementi tanto diversi quanto potenti. La dedichiamo a Percorso Donna per il suo prezioso impegno e a tuttə coloro che vogliono un Mondo diverso, più equo e giusto. Trae la sua forza da quattro oli essenziali straordinari, ciascuno rappresentante temi profondi e vitali: femminismo, conoscenza, coraggio e partecipazione. Ecco quindi cosa conterrà la nostra formula: Lavanda: la lavanda è spesso associata alla tranquillità, alla pulizia e alla guarigione, e può essere vista come un simbolo di equità e di cura, riflettendo così l'essenza del femminismo, che cerca l'uguaglianza e il benessere per tutti. Rosmarino: il rosmarino è storicamente legato alla memoria e alla lucidità mentale. Questo olio è perfetto per rappresentare il tema della conoscenza, in quanto può aiutare a stimolare la mente e promuovere la chiarezza di pensiero. Bergamotto: questo olio è noto per le sue proprietà motivanti. Il bergamotto può aiutare a infondere coraggio e forza interiore, particolarmente utile nei momenti di sfida e di bisogno. Menta: l'olio di menta piperita è energizzante e rinfrescante. Può essere associato alla partecipazione in quanto stimola la mente e il corpo, incentivando la presenza attiva e l'azione. Questi oli saranno sapientemente mixati per creare un fluido corpo: nel laboratorio si imparerà quindi come creare un'emulsione e Luigi ci spiegherà tutti i passaggi per poterlo poi fare di nuovo a casa in autonomia. Al termine del laboratorio il fluido corpo prodotto verrà donato a chi avrà partecipato! Il laboratorio è gratis su prenotazione: per iscriverti scrivi a [email protected] Bellə per chi? Come comunicare la bellezza oggi Sabato 11 maggio alle 11, dopo il laboratorio di autoproduzione, ci aspetta il panel "Bellə per chi? Come comunicare la bellezza oggi" con Cristina Cassese, antropologa e autrice del libro “Il bello che piace. Antropologia del corpo in 10 oggetti” (Enrico Damiani Editore, 2023) e Martina Manfredi, giornalista di Repubblica. Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Da quando eravamo piccole abbiamo sempre pensato che essere belle fosse una nostra priorità. Ma belle o belli, per chi? Comunicare la bellezza fa tutti i giorni parte del nostro lavoro come laboratorio cosmetico e siamo consapevoli che è qualcosa da fare con attenzione e con cura, la stessa che mettiamo nella formulazione dei nostri preziosi cosmetici. Perché le parole sono importanti e possono disegnare scenari, rappresentazione e aspettative che andranno a creare il nostro mondo di oggi e di domani. Attenzione però: questo non è un panel per addetti ai lavori che si occupano di comunicazione ma una riflessione più ampia che interessa tutti e tutte noi! Perché la comunicazione con cui siamo tutti i giorni a contatto influenza il nostro mondo di sentirci. Quali sono le aspettative che il mondo dei social, della televisione, delle riviste patinate ci mettono di fronte in quando donne ma anche uomini adulti? E come ragazzi e ragazze giovani? Come siamo arrivati al punto che la chirurgia estetica è diventato qualcosa di assolutamente accessibile anche alle giovanissime? Abbiamo proprio bisogno di un naso perfetto per essere felici? E' quello ciò che ci manca per raggiungere il nostro equilibrio? Come è nata questa esigenza?  Parlare di comunicazione e di bellezza e fare una riflessione su questo significa soprattutto inquadrare quali sono i modelli estetici a cui tendiamo e a cui tenderanno i nostri figli: il fenomeno delle bimbe che fanno beauty routine con 10 cosmetici è una triste realtà, un fenomeno per lo più degli Stati Uniti che sta arrivando anche nel nostro Paese, e che ci indica bene quali sono i modelli che stiamo fornendo alle nuove generazioni. E se prendersi cura di sé è qualcosa di sacrosanto sarà utile sempre chiederci "Bella o bello per chi?" Per me stesso o per aderire ai modelli impossibili che la società ci impone?  Ce lo chiediamo quando frequentiamo una palestra e la vediamo invasa di giovanissimi e adolescenti intenti a scolpire il proprio fisico, ricordandoci che solo fino a pochi anni fa tantissimi ragazzi facevano sport, frequentavano campetti da calcio e da basket, ma non era un fenomeno così diffuso quello di passare il proprio tempo a sollevare pesi in palestra. La comunicazione influenza il nostro modo di sentirci e di stare nel mondo: questo è il tema che toccheremo con Cristina Cassese, autrice del libro "Il bello che piace" e Martina Manfredi, giornalista di Repubblica. Vi aspettiamo numerose e numerosi perché pensiamo davvero che solo un approccio consapevole possa fare luce su ciò che tendiamo a dare per scontato e che può davvero modificare la percezione che abbiamo di noə stessə e delle persone che ci circondano. Il panel è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Ci sarai? Ecco chi guiderà il panel: Cristina Cassese Cristina Cassese, antropologa e formatrice, si occupa di rappresentazioni e stereotipi della contemporaneità, educazione alla relazione di genere, teorie e forme della narrazione. Collabora come consulente per enti pubblici e privati e scrive per periodici e riviste. È autrice e speaker del podcast Nomadismo Professionale. E' autrice del libro “Il bello che piace. Antropologia del corpo in 10 oggetti” (Enrico Damiani Editore, 2023) Ecco la descrizione del libro che si legge sulla pagina dell'Editore: «Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace» è un proverbio che conosciamo tutti e che spesso usiamo per giustificare i nostri gusti individuali. Ma «ciò che piace» non è così soggettivo, anzi, spesso corrisponde a uno o più modelli di conformità estetica definiti dalle società in cui viviamo. Dall’abbigliamento alle acconciature, dalla depilazione al trucco, dall’igiene personale ai tatuaggi, ogni giorno costruiamo culturalmente il nostro corpo seguendo – o sfidando – un complesso sistema di valori talmente interiorizzato da sembrare naturale. L’antropologia del corpo si occupa di queste pratiche, dei loro significati e dei processi che ne determinano la nascita, la diffusione e persino l’estinzione. Attraverso dieci oggetti di uso quotidiano (specchio, spazzola, rasoio, lavatrice, profumo, rossetto, bilancia, tacchi, tatuaggio, carta igienica), Cristina Cassese analizza le tante  declinazioni della bellezza in epoche e culture diverse, in un saggio rigoroso e appassionante che permette di scoprire cosa si nasconde dietro gesti e abitudini che diamo per scontati. «Il corpo che abitiamo è una pagina bianca, una sorta di tabula rasa, su cui ciascuno di noi scrive il suo diario “visibile”, disegnando l’immagine di sé che vuole dare agli altri. Lungo un percorso fatto di oggetti, Cristina Cassese ci accompagna alla scoperta di come costruiamo la nostra idea di bellezza, il più delle volte seguendo i dettami della nostra cultura, talvolta, invece, oltrepassandoli, uscendone nel nome di una concezione di sé e del proprio corpo. Bellezza non come dato naturale, dunque, ma come risultato di un processo, che cambia nel tempo e nello spazio, poiché cambiano le relazioni tra gli individui». Martina Manfredi Martina Manfredi è una giornalista professionista che si occupa del coordinamento, produzione e pianificazione editoriale dei contenuti di bellezza e benessere dell'hub Moda e Beauty di Repubblica. La sua carriera è contraddistinta da un'approfondita esperienza nel settore dei contenuti legati alla bellezza e al benessere, dove si dedica con passione alla produzione e alla pianificazione strategica degli articoli. La sua competenza non solo arricchisce la qualità informativa del giornale, ma orienta anche le tendenze del settore, influenzando positivamente i lettori che cercano consigli affidabili e aggiornati.  Percorso Donna Pesaro Da tempo La Saponaria collabora con Percorso Donna, associazione di promozione sociale nata a Pesaro nel febbraio del 2009 da un’idea di quattro avvocate spinte dalla volontà di far emergere, contrastare e prevenire la violenza di genere. Opera sul campo per la prevenzione di un fenomeno ormai divenuto sistemico e per modificare seriamente la percezione culturale del concetto di violenza sulle donne, con la sensibilizzazione​ ​e​ ​la​ ​ricerca​ ​di​ ​forme​ ​efficaci​ ​di​ ​prevenzione. Ad oggi Percorso Donna opera sull’intera Provincia di Pesaro-Urbino, in rete con Istituzioni Pubbliche, Enti Locali e associazioni del territorio e aderisce a progetti e movimenti internazionali che perseguono i medesimi scopi associativi.Le principali attività dell'associazione sono:  Azione: Percorso Donna collabora con il Centro Antiviolenza Provinciale "Parla con Noi".Le volontarie di Percorso Donna operano all’interno del Centro Antiviolenza e offrono le proprie competenze professionali al fine di sostenere le donne nella costruzione di un percorso di uscita dalla violenza. Formazione: Percorso Donna organizza incontri formativi rivolti alle scuole e al mondo del lavoro.L'obiettivo della formazione è di educare ad una cultura basata sul rispetto reciproco al fine di costruire una coscienza collettiva nuova e libera da stereotipi di genere. Sensibilizzazione: Percorso Donna organizza e promuove eventi culturali rivolti a tutta la collettività, per diffondere consapevolezza attorno al fenomeno della violenza di genere e creare una nuova coscienza sociale sulla sua percezione. La Saponaria ha collaborato in passato con Percorso Donna attraverso vari progetti, ricordiamo l'iniziativa Io sono Wonder: un selfie per combattere la violenza di genere, che spingeva le donne a raccontare perché fossero speciali o lo Scrub Corpo Take it Easy, una Limited edition in sostegno di Percorso Donna, uno scrub dall’intenso aroma di caffè per risvegliare circolazione e sensi e che supportava l’Associazione. Questo scrub ha anche vinto il Bio Awards come Migliore iniziativa Charity in campo Beauty del 2022.  Infine Percorso Donna è l'associazione che quest'anno la community de La Saponaria ha deciso di sostenere attraverso una donazione: sottoscrivendo la Fidelity Card de La Saponaria è infatti possibile ritirare vari premi e uno di questi poteva essere devoluto ad una associazione benefica scelta dalla community!  -- In occasione degli eventi di Sabato 11 Maggio lo spaccio aziendale rimarrà aperto dalle 8:30 alle 13.  
Creme solari senza oxybenzone, parabeni, siliconi e anche biossido di titanio: fare a meno di certi ingredienti si può

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Creme solari senza oxybenzone, parabeni, siliconi e anche biossido di titanio: fare a meno di certi ingredienti si può

Con le creme solari non si scherza: tutti sappiamo che è necessario spalmarle prima di esporsi al sole. Ma quale crema solare scegliere? E le creme solari biologiche con solo filtri fisici sono ugualmente sicure? Certo! Vediamo come e perché moltissime persone scelgono la crema solare senza oxybenzone, parabeni, siliconi o biossido di titanio e quali sono le alternative. Quando si tratta di scegliere una crema solare, la sicurezza è una priorità per tutti. Negli ultimi anni sempre più persone sono alla ricerca di creme solari senza oxybenzone, senza parabeni e siliconi. Ora anche un nuovo ingrediente è finito al centro di tante disacussioni, il biossido di titanio. Vediamo insieme perché e quali sono le alternative sicure per la pelle e per l'ambiente. In questo articolo vedremo: Le creme solari e l'SPF Creme solari senza oxybenzone Il Trattato delle Hawaii Altri filtri chimici comunemente usati nelle creme solari Creme solari senza parabeni e siliconi Creme solari senza Biossido di Titanio La nostra scelta nel campo delle creme solari Le creme solari e l'SPF La premessa da fare è doverosa: tutte le creme solari in commerci sono sicure. Per essere classificate come creme solari e quindi essere messe in vendita come tali, devono passare dei test che ne valutano l'efficacia e che stabiliscono il loro SPF.  SPF sta per "Sun Protection Factor" (Fattore di Protezione Solare) e misura quanto tempo una persona può rimanere al sole senza scottarsi rispetto a quanto potrebbe rimanere senza protezione. Per esempio, se una persona può rimanere al sole per 10 minuti senza scottarsi, l'applicazione di un prodotto con SPF 30 gli permetterà di rimanere al sole per 300 minuti (cioè, 30 volte più a lungo) senza scottarsi, sempre che il prodotto sia applicato correttamente e che non ci siano altri fattori che influenzino la protezione solare, come il sudore, l'acqua o l'attrito. Tuttavia, è importante notare che l'SPF è un indicatore della protezione dai raggi UVB, che sono responsabili delle scottature solari. Non fornisce informazioni sulla protezione dai raggi UVA, che possono contribuire all'invecchiamento della pelle e aumentare il rischio di malattie. Per questo motivo, si consiglia sempre di utilizzare prodotti per la protezione solare che offrano protezione sia dai raggi UVB che dagli UVA, indicati come "ampio spettro". Ne abbiamo parlato in un nostro approfondimento sul nostro profilo Instagram:   Sappiamo dunque che tutte le creme solari in commercio sono sicure e, a seconda delle indicazioni che troviamo in etichetta, sappiamo che ci proteggeranno dai danni dei raggi UVB e UVA. Ma come scegliere una crema solare? Le creme solari in commercio possono avere filtri solari chimici o fisici: sono questi gli ingredienti capaci di proteggerci dalle radiazioni solari. Di questo argomento ne parliamo in un nostro approfondimento che merita una lettura e che è possibile trovare qui. Sia le creme con filtri chimici che quelle con filtri fisici hanno ingredienti che nel corso tempo sono finiti sotto la lente di ingrandimento per vari motivi. Molte persone oggi cercano creme solari senza oxybenzone, oppure creme solari senza parabeni o siliconi e ultimamente anche senza biossido di titanio. Ma perché questi ingredienti sono finiti sotto la lente d'ingrandimento? Vediamolo insieme! Creme solari senza oxybenzone L'oxybenzone è un composto chimico comunemente utilizzato come filtro solare in creme solari e anche in altri cosmetici. È efficace nel proteggere la pelle dai raggi UVB e UVA, ma nel tempo sono usciti diversi studi scientifici che ne evidenziavano le criticità. Riportiamo qua due esempi più spesso citati: Uno studio pubblicato nel 2008 sulla rivista Environmental Health Perspectives ha evidenziato che l'oxybenzone può agire come un interferente endocrino, potenzialmente influenzando il sistema endocrino umano. Questo studio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile relazione tra l'uso di prodotti contenenti oxybenzone e alterazioni ormonali. Fonte: Schnitzler, P., Schönborn, J., Lehmann, L., Bresgen, N., & Gallé, J. (2008). Influence of the sunscreen benzophenone-3 (oxybenzone) on the endocrine system and the thyroid gland of male rats. Environmental Health Perspectives, 116(7), 879–884. Un altro studio condotto nel 2019 e pubblicato sulla rivista Journal of the American Academy of Dermatology ha esaminato l'assorbimento cutaneo di oxybenzone dopo l'applicazione di comuni prodotti solari. Ha rilevato che l'oxybenzone può essere assorbito attraverso la pelle e può accumularsi nel corpo. Fonte: Mattes, D., Wang, Q., Volksdorf, T., Zdzieblik, D., Schrader, A., Scherner, C., Proksch, E., & Mangelsdorf, I. (2019). Penetration of oxybenzone into human epidermis after application in sunscreen spray formulation: effects of mechanical rubbing and epidermal barrier impairment. Journal of the American Academy of Dermatology, 81(3), 713–719. È importante notare che il dibattito scientifico su questo argomento è in corso e che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno gli effetti dell'oxybenzone sulla salute umana. Però questo ingrediente è sotto osservazione anche per quanto riguarda il suo impatto sugli ecosistemi marini, in particolare sui coralli. Anche qui, riportiamo solo due esempi: Uno studio pubblicato nel 2015 sulla rivista Archives of Environmental Contamination and Toxicology ha esaminato l'effetto dell'oxybenzone sui coralli della Grande Barriera Corallina in Australia. Ha scoperto che anche piccole quantità di oxybenzone possono danneggiare i coralli, compromettendo la loro crescita e causando sbiancamento. Fonte: Downs, C. A., Kramarsky-Winter, E., Segal, R., Fauth, J., Knutson, S., Bronstein, O., Ciner, F. R., Jeger, R., Lichtenfeld, Y., Woodley, C. M., Pennington, P., Cadenas, K., Kushmaro, A., & Loya, Y. (2016). Toxicopathological effects of the sunscreen UV filter, oxybenzone (benzophenone-3), on coral planulae and cultured primary cells and its environmental contamination in Hawaii and the U.S. Virgin Islands. Archives of Environmental Contamination and Toxicology, 70(2), 265–288. Un altro studio pubblicato nel 2018 sulla rivista Science of the Total Environment ha esaminato il ruolo degli UV-filters, tra cui l'oxybenzone, nel danneggiamento dei coralli. Ha evidenziato che questi composti chimici possono aumentare lo stress ossidativo e influenzare negativamente la salute dei coralli. Fonte: Tsui, M. M. P., Leung, H. W., & Wai, T. C. (2018). Effects of UV filters and environmental hormones on primary hepatocytes isolated from green turtles Chelonia mydas. Science of the Total Environment, 619–620, 1266–1275. Questi sono solo alcuni esempi di studi che hanno dimostrato gli effetti dannosi dell'oxybenzone sui coralli e sugli ecosistemi marini. La ricerca continua anche su questo argomento ma intanto alcuni paesi hanno vietato l'utilizzo di questo ingredienti e di altri filtri chimici proprio per preservare la barriera corallina. Il Trattato delle Hawaii Per proteggere gli ecosistemi marini e i coralli in particolare, lo stato delle Hawaii ha approvato una legge nel 2018 per vietare la vendita di creme solari contenenti oxybenzone e octinoxate a partire dal 1° gennaio 2021. La decisione di adottare queste misure legislative è stata guidata dalla crescente preoccupazione per il deterioramento dei coralli e degli habitat marini causato dai prodotti solari contenenti determinati ingredienti chimici. Altri paesi come Palau e alcune delle Isole Vergini degli Stati Uniti, ne hanno seguito le orme e Palau, già nel 2020 vietava l'utilizzo di creme solari contenenti questi due ingredienti, notizia che avevamo seguito con grande attenzione e che avevamo riportato qui. Nel 2021 è nato quindi il Trattato delle Hawaii o Hawaii Reef Bill, che ha messo al bando le creme solari contenenti oxybenzone e octinoxate. L'adesione a questo trattato rappresenta un impegno condiviso per proteggere uno dei gioielli naturali più preziosi del pianeta e per promuovere pratiche sostenibili nell'industria cosmetica e del turismo. "Molte cose uccidono le barriere coralline, ma sappiamo che l'oxybenzone impedisce loro di tornare indietro” spiegava al New York Times Craig Downs, uno degli scienziati dello studio del 2015 già citato in questo articolo. E aggiungeva che questa sostanza colpisce anche i ricci di mare e uccide le alghe, fonte di cibo per le tartarughe marine. Non stupisce quindi che oggi molte persone cerchino creme solari senza oxybenzone. Altri filtri chimici comunemente usati nelle creme solari E' possibile che nei prossimi anni altri filtri chimici finiscano sotto la lente d'ingrandimento della ricerca e magari vengano segnalati nel Trattato delle Hawaii perché critici. In particolare Avobenzone: anche se comunemente utilizzato come filtro solare, sono state sollevate preoccupazioni riguardo alla sua stabilità chimica e al suo potenziale impatto sull'ambiente marino. Octocrylene: è un ingrediente ampiamente utilizzato nei prodotti solari, ma ci sono state preoccupazioni riguardo alla sua biodegradabilità e agli effetti negativi sull'ambiente marino. Benzophenone: Alcuni studi hanno suggerito che questo filtro solare potrebbe avere effetti dannosi sugli organismi marini e sugli ecosistemi costieri. Creme solari senza parabeni e siliconi Moltissime persone sono alla ricerca di creme solari senza parabeni e siliconi.  I parabeni sono una classe di conservanti utilizzati nei cosmetici e in altri prodotti per la cura personale per prevenire la crescita di batteri, muffe e lieviti. Tuttavia, i parabeni sono stati oggetto di preoccupazioni per la salute e per l'ambiente. I siliconi, d'altra parte, sono una classe di composti chimici utilizzati spesso nei cosmetici per le loro proprietà idrorepellenti, emollienti e protettive. Anche se i siliconi sono generalmente considerati sicuri per l'uso cosmetico, alcune persone preferiscono evitarli per preoccupazioni ambientali o perché possono causare un accumulo di residui sulla pelle. Su questo argomento si può leggere il nostro approfondimento qui: Siliconi nei cosmetici: tutto quello che c'è da sapere per sceglierli o evitarli I principali motivi per cui parabeni e siliconi finiscono nella lente d'ingrandimento proprio per quanto riguarda la scelta di creme solari dipende principalmente da Allergie e sensibilità cutanee: alcune persone possono essere sensibili ai parabeni e ai siliconi e possono sperimentare irritazioni cutanee, eruzioni cutanee o altri problemi dermatologici a causa di tali ingredienti. Scegliere creme solari senza parabeni e siliconi può aiutare ad evitare tali reazioni cutanee indesiderate. Preoccupazioni per la salute: i parabeni sono stati oggetto di preoccupazioni poiché alcuni studi hanno suggerito che potrebbero essere associati a disturbi endocrini e altri effetti negativi sulla salute umana. Anche se la ricerca è ancora in corso, molte persone preferiscono evitare l'uso di prodotti contenenti parabeni per precauzione. Su questo si può leggere il nostro articolo Parabeni nei cosmetici: nuovi limiti dall'Europa Preoccupazioni ambientali: i parabeni e i siliconi possono avere un impatto ambientale negativo una volta che sono stati lavati via e finiscono negli scarichi delle acque reflue. Alcune persone preferiscono utilizzare prodotti che siano più eco-friendly e biodegradabili, riducendo così il loro impatto sull'ambiente. Per questi ed altri motivi che si possono leggere negli articoli linkati, nelle formule de La Saponaria non sono mai presenti parabeni e siliconi. Creme solari senza Biossido di Titanio Il biossido di titanio è un composto chimico inorganico e la sua formula è TiO2. È un solido bianco, insolubile in acqua e ampiamente utilizzato in diversi settori, inclusi quelli cosmetico, alimentare, farmaceutico e industriale. Ecco i suoi principali utilizzi: Filtro solare: è uno dei più comuni filtri solari fisici utilizzati nei prodotti per la protezione solare. Agisce riflettendo e disperdendo i raggi solari, proteggendo così la pelle dai danni causati dai raggi UV. Pigmento: è utilizzato come colorante bianco nei prodotti cosmetici, come creme idratanti, fondotinta, ciprie e altri prodotti per il trucco, per conferire loro una tonalità più chiara e opaca. Additivo alimentare: viene utilizzato come additivo alimentare (E171) per conferire colore bianco a una vasta gamma di prodotti alimentari, tra cui caramelle, chewing gum, dolci, latticini e farmaci. Inerti: grazie alla sua inerzia chimica, il biossido di titanio viene utilizzato anche come riempitivo in materiali plastici, vernici, rivestimenti, carta, gomma e altri materiali per migliorarne le proprietà meccaniche e ottiche. E' stato oggetto di studio e, nel 2021, l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha concluso la rivalutazione dell’E171 ritenendolo non sicuro come additivo alimentare. In particolare le criticità sollevate riguardavano l'emergere di prove della sua genotossicità, ossia la capacità di una sostanza di danneggiare il DNA delle cellule, derivante dall'indigestione e dall'accumulo di sue particelle nell'organismo. Il Biossido di Titanio non si può quindi più usare in Europa come additivo alimentare, ma il suo utilizzo non è mai risultato critico come ingrediente cosmetico, quindi il suo utilizzo è totalmente sicuro per quanto riguarda i cosmetici. Molte persone però ugualmente cercano oggi creme solari senza biossido di titanio. I solari 'Osolebio sono ovviamente senza oxybenzone, parabeni, siliconi e non utilizziamo neanche Biossido di Titanio La nostra scelta nel campo delle creme solari Quando ci siamo cimentati nella formulazione di creme solari la nostra scelta è ricaduta sui filtri fisici perché Hanno un profilo tossicologico più sicuro, non interagiscono con la pelle e sono potenzialmente meno allergizzanti. La possibilità di utilizzarli da soli in un prodotto di protezione solare, riduce in modo considerevole il rischio di sensibilizzazione cutanea individuale, cosa che li rende adatti e altamente compatibili alla pelle delicata dei bambini; Sono Eco-sostenibili, in linea con quello in cui crediamo! Non hanno gli effetti devastanti sulla flora e sulla fauna acquatica dei filtri chimici che rimangono a galla ed impediscono ai raggi solari di penetrare l'acqua, uccidendo piante e alghe e togliendo cibo ai pesci. E non hanno alcun impatto sulla barriera corallina o su altri delicati ecosistemi marini. Le creme solari 'Osolebio de La Saponaria sono quindi senza oxybenzone e senza alcun filtro chimico, non contengono all'interno parabeni o siliconi che non sono ammessi dal disciplinare del biologico e che non utilizziamo mai, in nessuna delle nostre formulazioni e sono anche senza biossido di titanio. Anche se questo ingrediente non risulta critico per la salute o per l'ambiente, nelle nostre formule solari abbiamo scelto di utilizzare un altro filtro fisico, l'ossido di zinco. Ossido di zinco (Zinc Oxide) Riflette sia i raggi UVB che gli UVA. Si presenta come una polverina bianca e possiamo trovarlo in numerosi cosmetici per le sue proprietà antibatteriche, lenitive e per il suo effetto barriera. E’ molto ben tollerato dalla pelle, tanto che il suo uso più comune e conosciuto è proprio nella pasta all’ossido di zinco che si utilizza per il cambio pannolino dei bimbi piccoli. Lo troviamo anche in tanti prodotti per il make-up per il suo potere pigmentante. Le caratteristiche intrinseche dell'ossido di zinco lo rendono un'ottima protezione solare, capace di 'bloccare' i raggi UV e la loro azione nociva. L'Haereticus Enviromental Laboratory (HEL), è un'organizzazione scientifica senza scopo di lucro, che si dedica ad aumentare la conoscenza scientifica, sociale ed economica degli habitat ambientali naturali al fine di conservarli e ripristinarli. Proprio l'HEL ha progettato una certificazione chiamata 'Protect Land + Sea' che attesta come sicuri diversi solari tra cui quelli contenenti Zinco Oxide (non-nano).  Tutti i solari La Saponaria hanno al loro interno filtri solari non-nano, e anzi, lo zinco ossido presente in formula è stato sottoposto a uno studio che ha evidenziato che la sua composizione non mette a rischio la barriera corallina o l’ecosistema marino in generale perché le concentrazioni residue hanno un valore molto più basso rispetto a quello dannoso per l’ambiente acquatico. Lo abbiamo scelto per questo quindi e anche perché si è dimostrato estremamente sicuro per la pelle, passando brillantemente tutti i numerosi test a cui lo abbiamo sottoposto. Per saperne di più sulle nostre formule solari e sui test effettuati si può leggere l'articolo qui. E se i filtri fisici in passato risultavano pastosi e difficili da spalmare e potevano lasciare scia biancha, oggi le formulazioni in Latte solare si sono ampiamente dimostrate comodissime, a prova di bambini che corrono via e non lasciano scia bianca: l'effetto fantasmino è ormai un lontano ricordo! {{cta('7f6d40d5-618c-4a33-b564-f4c18b2a810a')}}
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