Categoría: Metodo a caldo
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Quando negli anni 60 andavo insieme agli amici a fare una scampagnata “fuori porta” ai Castelli romani, si giocava nei prati e nei boschi di castagno cadendo e rotolandosi fra le piante di menta che lì crescono dovunque ci sia un po’ di sole e poi ci si fermava in qualche trattoria dove al caldo del camino si mangiava tutti insieme ad un tavolone di legno il pecorino romano e la porchetta di Ariccia con la finocchiella selvatica. Il sapone alla menta e finocchiella è prodotto con olio extra vergine di oliva della nostra regione con aggiunta di foglie di menta romana e di fiori di finocchiella selvatica raccolti da me durante l’estate ed essiccati. Lo stampo dei saponi ricorda le forme di pecorino romano e da questo deriva il nome sapo-rino. Il sale da cucina fa sì che il sapone si asciughi molto presto. Anche se il sapone si può usare subito è meglio farlo essiccare almeno 15 giorni. L’olio di cocco viene usato per creare schiuma. Il colore puntinato giallo/verde è dato dalle piante essiccate aggiunte.
Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Resia è una valle situata nell’angolo più orientale del Friuli, incuneata fra Austria e Slovenia. Ospita una popolazione unica per lingua e per cultura che si esprime in musica, danze, tradizioni e feste popolari davvero particolari! Nella nostra lingua (il resiano) “Val Resia” significa Valle dei Fiori. La vallata è infatti un’esplosione di colori e profumi dati dalle oltre 1200 piante presenti sul territorio (fra specie e sottospecie), alcune di esse endemiche.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Questo sapone è ispirato al profumo che invade ogni estate il nostro giardino, quello della cedrina! Da sempre a casa nostra utilizziamo la cedrina in cucina, per farci delle ottime tisane ed un fantastico liquore digestivo..E ho pensato: perchè non sperimentarla anche nel sapone??!! Ho quindi realizzato questa ricetta con il metodo a caldo, utilizzando sia l'infuso di cedrina che le foglioline nell'impasto per fare un leggero effetto esfolliante. (quest'anno, incredibile ma vero, la cedrina è ancora in fiore a novembre!!)
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Luogo rappresentato dal sapone Trento e la tradizione del vin Brulé che si beve in strada Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Il vin brulè è un vino zuccherato, cotto con scorza di arancia e limone, cannella, chiodi di garofano e un pizzico di noce moscata... è delizioso, ma è sopratutto LA bevanda dell'inverno trentino! In centro città c'è ad ogni angolo un baracchino che lo vende nei bicchierini che scaldano le mani, invade col suo profumo Piazza Fiera che d'inverno è tutta scintillante per il mercatino di Natale, e non manca mai nelle feste dei paesini per tutto il periodo natalizio. Se d'estate dopo il lavoro ci si vede in piazza per uno “Spritz”, d'inverno ci si da appuntamento per un Brulè al mercatino! Qualcosa che sembra un po' troppo caldo e un po' troppo speziato per essere un aperitivo... ma che è buono da morire e pare faccia miracoli contro il raffreddore! Così se si ha mal di gola o si tira su col naso, anziché raccomandarti un'aspirina va a finire che ti dicono “prendi un Brulè!” che con la cannella e gli olii essenziali di limone e arancia è proprio un toccasana. E la cosa bella è che si beve in strada, per cui nonostante il buio che cala presto, nonostante la neve e nonostante i Trentini siano famosi per la loro riservatezza, va a finire che all'ora della chiusura dei negozi in giro è pieno di gente! Ok, è vero che poi quando son le nove non c'è più anima viva... ma vabbè, siamo pur sempre a Trento, e non si può pretendere troppo quando fuori fan meno dieci gradi! Il brulè a Trento si fa col vino rosso, e le ricette sono infinite quante le pentole in cui viene cotto, ma la base è sempre quella: agrumi e spezie. Un profumo che fa subito Natale e che riscalda anche il cuore, oltre allo stomaco.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Questo sapone si inspira alla bellezza dell'ambra del Mar Baltico, alle rose dei giardini della Polonia e al miele naturale delle api polacche. Definirei questo sapone con tre aggettivi: elegante, romantico e delicato. Corrisponde alla perfetta combinazione di ingredienti in grado di risvegliare tre sensi del nostro corpo: il tocco della polvere di ambra, il profumo delle rose e il gusto del miele. L'ambra, alla quale si attribuiscono caratteristiche magiche, mi ricorda l'elegante e misteriosa bellezza del Mar Baltico. La preziosa polvere di ambra è utilizzata come lussurioso peeling e rende la pelle più morbida e liscia. L’olio essenziale di rosa è noto per le sue proprietà idratanti, rassodanti e riparatrici della pelle. Il suo meraviglioso profumo vi darà una sensazione di felicità, date le sue proprietà antidepressive. Inoltre i petali di rosa formano una raffinata composizione con la polvere di ambra. Il miele ha proprietà rilassanti ed emollienti e calmanti. Questo fantastico oro liquido, aiuterà a mantenere la vostra pelle idratata e fresca.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Luogo rappresentato dal sapone Brianza (Lombardia) Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? L'apicoltura in Brianza è una piccola perla poco conosciuta. Nonostante si trovi alle porte di una grande metropoli esistono moltissime piccole realtà che si dedicano alla produzione di Miele, polline, pappa reale, propoli e affini, ciascuno con le sue proprietà preziosissime. Il miele in particolare ha capacità rigeneranti per i tessuti danneggiati ha proprietà energizzanti, rafforza le difese cutanee e protegge da smog, agenti atmosferici e bruschi sbalzi di temperatura. Anche nella scelta della base del sapone si è cercato di scegliere prevalentemente grassi reperibili nella produzione locale o comunque di produzione italiana evitando l'utilizzo massiccio di grassi troppo esotici. Al contempo però si è voluto ottenere un sapone completo dalla schiuma consistente e morbida e dal profumo caldo ed avvolgente.
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Perche' gli ingredienti sono tutti tipici della bergamasca, in primis la polenta, piatto che ci accompagna col caldo e col freddo, il miele, prodotto che viene coltivato in abbondanza grazie alle differenze che contraddistinguono la mia provincia..pianura,collina,montagna. Olio extravergine di oliva, anch'esso abbondante nella zona di sarnico, scanzorosciate ecc... L'erba medica perche' e' in tutti i campi delle zone campagnole come quelle di martinengo in cui sono cresciuta con i miei nonni, tra gli aromi come la menta e il basilico... Prodotto tipicissimo di martinengo sono le patate...Ma risultava un po' difficile per me inglobarle nel sapone...
Ricetta candidata al concorso di autoproduzione "Saponi e buoi dei paesi tuoi" Perchè rappresenta il proverbio "Saponi e buoi dei paesi tuoi"? Perche' contiene miele prodotto in valle a 1500 m, bacche di ginepro e aghi di abete rosso raccolto nel bosco dietro casa, e oli essenziali di pino silvestre ginepro e abete rosso per richiamare i profumi della foresta. Anche il colore del sapone con la sua pigmentazione verde richiama i colori del bosco... Inoltre lo stampo su ogni sapone e' stato fatto con un pezzo di legno di abete e due rametti freschi.
Pezzetti di sapone che sciolgono lentamente sui bordi del lavandino. Provo a prenderli ma mi sfuggono via dalle mani non appena provo ad usarli con un po' d'acqua. La lotta è vana. Li raccolgo tutti assieme e li trasformo in qualcosa di più comodamente utilizzabile.